Il suo nome deriva dal francese turquoise ‘(pietra) turca’, perché originaria delle "terre dei Turchi” (i più noti giacimenti sono infatti quelli dell'Iran)
Il turchese è forse la pietra più antica della storia dell'uomo. Il suo colore ne faceva il talismano prescelto da re, sciamani e guerrieri in quanto considerato simbolo di saggezza e nobiltà d'animo..
Non mancava negli ornamenti fastosi delle élites della Persia, così come della Cina o del antico Egitto dove, sin dalla prima dinastia dei faraoni, furono sfruttate le miniere della penisola del Sinai. Molti oggetti appartenenti a nobili erano decorati con turchese, l'esempio più noto e celeberrimo è probabilmente la maschera di Tutankhamon intarsiata con questa pietra. Il turchese era associato a Hathor, la dea dell'amore, della bellezza, della musica, della maternità e della gioia.
Anche i nativi americani hanno da sempre estratto e modellato turchesi, usandoli come amuleti per proteggere i loro siti di sepoltura. Gli sciamani lo indossavano durante le cerimonie, in preferenza durante le fasi di profezia o divinazione quando invocavano il grande spirito del cielo. Inoltre, in alcune tribù si usava regalare al'l amato un gioiello decorato con turchesi come promessa di fedeltà e protezione.
A livello emozionale il turchese consente di calmare la rabbia e gli eccessi di nervosismo, ed infatti risulta molto utile per tener sotto controllo lo stress che troppo spesso è parte del nostro quotidiano, e consente altresì di prevenire repentini sbalzi d’umore.
Vibra col chakra della gola: aiuta ad esprimersi con gli altri attraverso la comunicazione verbale e l'ascolto. Vibra intensamente anche col chakra del cuore: aumenta l'empatia, rende più compassionevoli e facilita il perdono.