Il 3 dicembre L’Atelier Artisanal inaugura la nuova mostra: l’AtelierTra di Giampietro degliInnocenti. Artista navigato Giampietro, dalle esperienze diverse, specie con ladidattica, e con una passione che lui stesso definisce “antica”, quella per l’argilla. Una materia essenziale e schietta, proprio come ci è sembrato lui. Attento e metodico, con quel suo sorriso appena accennato che ogni tanto fa capolino, Giampietro sa ben trasmettere quel senso di seria e sentita partecipazione ad ogni impegno del suo lavoro di artista, rifuggendo sempre l’esibizionismo sterile e le inutili ridondanze.
Avvicinandosi alle sue opere vengono subito alla mente, ad una occhiata nondistratta, le pietre immote e forti delle pievi toscane dove vive e dove lavora, oppure le belle case coloniche spesso seminascoste tragli ulivi e i filari di cipressi piene di asciutta malinconia.
C’è una delicatezza vigorosa nel suo modellare che fa emergere figure dalla vita emotiva non scontata, non superficiale. Un bruciore sottopelle le vivifica e le rende vive, enigmatiche.
Le sue forme hanno una loro autonoma dinamica, si gonfiano e siallungano con libertà dando vita ad uno spazio più ricco ed emotivamente convincente. Invitano al confronto, suggeriscono, stimolano. Accenni diffusi come un gas che può arrivare a sovvertirci e a meravigliarci. E questo sia che si tratti di temi religiosi, oppure quei fotogrammi ripresi da momenti del vivere quotidiano.
Fino a sconfinare sulla luna... a leggere un libro.
Riprendo le parole di una bella poesia di Chiara Rontini e dico che Giampietro forgia la terra con leggerezza di cielo. È questo il suo fascino.